Battito

Beat. Ogni 26 secondi la Terra trema impercettibilmente. Tuttavia, anche se questo impulso è stato osservato per decenni, i ricercatori non sono ancora d’accordo sulla causa del fenomeno.

L’impulso è stato documentato fin dai primi anni Sessanta come il “cuore della Terra che batte”, una suggestione affascinante che, proprio per questo motivo, è stata soprannominata “battito cardiaco della Terra” da John Oliver, ricercatore del Lamont Geological Observatory – Doherty della Columbia University. Nel 1962 Oliver scoprì che il battito proveniva dall’Atlantico meridionale o dall’Oceano Equatoriale, manifestandosi con maggiore intensità durante l’estate nell’emisfero settentrionale.

Attraverso un fascio di luce che si accende ogni 26 secondi, Andrea Nacciarriti rende visibile nel cielo il battito della terra. Questo progetto è stato reso possibile dal proiettore eBlack controllato con Clever Light System with DMX protocol. System con protocollo DMX.

Con questa installazione, oltre a ribaltare la funzione di una ex ciminiera industriale che un tempo emetteva inquinamento nell’atmosfera, l’artista visualizza un processo empatico essenziale nel paradigma della cura del bene comune e necessario per la costruzione di una società sostenibile. Infatti, il prodotto utilizzato è a risparmio energetico e sostenibile.

Notizia su biennolo.org

Luogo: Milano (hinterland)

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