Tribute in Light

New York, USA

Nato come gesto artistico di memoria collettiva, Tribute in Light è un'installazione luminosa simbolica e temporanea che ogni anno illumina il cielo di Manhattan nella notte dell'11 settembre. Due fasci verticali di luce, alti fino a 6.000 metri, si stagliano sopra la città e rievocano l'iconico profilo delle Torri Gemelle del World Trade Center.

Il concept nacque dall'intuizione degli artisti Paul Myoda e Julian LaVerdiere e venne sviluppato grazie al supporto di un team multidisciplinare coordinato dal Municipal Art Society e Creative Time. Alla realizzazione parteciparono gli architetti Gustavo Bonevardi, John Bennett e Richard Nash Gould, il lighting designer Paul Marantz (Fisher Marantz Stone), e il direttore di produzione Michael Ahern – tutti con un obiettivo comune: creare un'opera immateriale che fosse visibile, potente e rispettosa.

"Abbiamo dovuto trovare il modo di allineare perfettamente qualcosa di invisibile e intangibile."

Paul Marantz

 

Per trasformare l'idea in realtà, era necessario un sistema di illuminazione in grado di produrre fasci di luce estremamente intensi e diretti. Spacecannon fornì una parte fondamentale della tecnologia utilizzata per l'installazione: proiettori xenon ad alta potenza, capaci di generare luce visibile anche a grande distanza, penetrando l'atmosfera urbana.

La realizzazione richiese un lavoro ingegneristico senza precedenti: 88 fari xenon da 7.000 watt – disposti in due gruppi di circa 15 metri per lato (50 piedi) con 44 proiettori ciascuno – replicano l'impronta delle torri. Il posizionamento e l'orientamento seguono quelli originali degli edifici e sono stati calibrati da remoto, grazie a osservatori disposti in punti strategici dell'area metropolitana di New York.

L'effetto finale è ipnotico: due colonne di luce che emergono dal tramonto e diventano sempre più intense con l'arrivo del buio, rendendo visibile anche l'invisibile.

La prima accensione è avvenuta l'11 marzo 2002, esattamente sei mesi dopo gli attentati, su un sito adiacente a Ground Zero, ancora in fase di demolizione.

"Temevo non avesse l'effetto desiderato", ha dichiarato Marantz, "ma ho quasi pianto da quanto era potente e ipnotico".

Oggi Tribute in Light viene riattivato ogni anno, simbolo di resilienza e memoria collettiva. La sua potenza visiva e spirituale ha trasformato un'opera temporanea in un'icona permanente dello skyline e dell'identità di New York.

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